Il Kollettivo Majakovskij è un laboratorio politico culturale, indipendente, autonomo ed autofinanziato, di stampo antifascista e anticapitalista.
Nasce dall'impegno di un gruppo di compagni, provenienti da varie esperienze, nell'affrontare tematiche politiche e culturali, dalla parte del popolo e del proletariato, riportando alla purezza gli ideali di sinistra e dei valori socialisti, in opposizione al potere dei capitali nei confronti della classe operaia e dei salariati.
In particolare il Kollettivo si sta occupando delle problematiche legate ai diritti fondamentali dell'uomo, dai diritti civili ai diritti dei lavoratori, dal diritto allo studio alle questioni di genere, dalle problematiche ambientali al diritto agli spazi sociali e abitativi e della rioccupazione e riorganizzazione degli spazi inutilizzati con particolare attenzione su riciclo, raccolta differenziata e innovazioni tecnologiche ed eco-sostenibili e su tematiche inerenti immigrazione, integrazione e multiculturalità.
Il Kollettivo inoltre si interessa dell’analisi critica della politica internazionale e locale attraverso discussioni pubbliche ed eventi culturali quali rassegne cinematografiche, gruppi di lettura, concerti dal vivo mostre d’arte e seminari; collaborando con altre realtà presenti sul territorio con la possibilità di interagire anche con altri laboratori, enti, associazioni e privati cittadini.
lunedì 11 novembre 2013
Social Network
Per te?
Per me.
"Assorto nel suo mondo immaginario,
nella vita reale sovente si avvertiva straniero."
(Il Visionario- Friedrich Schiller)
Riflessioni di un tizio a caso che durante un giorno qualunque
per arcana follia, per un tragico scherzo del destino,
per una scommessa astrusa con la sua oscura stranezza,
o molto probabilmente perchè non aveva un cazzo da fare,
decise di sottrarre la sua mente, già notevolmente contorta,
dal mondo immaginario e illusionista del social network.
Lui si, proprio lui, quello che rompeva i coglioni a casa tua
e alla tua tastiera per avere anche quel mezzo secondo di affacciarsi sul mondo.
Te lo ricordi? Lui che quando decideva di sconvolgersi i sensi
aveva come tappa fondamentale il social network per ridere il doppio
in mezzo alle frasi filosofiche di chi non ha mai preso un libro in mano,
le citazioni da copia&incolla e le foto finte modificate con photoshop.
Allora perché ci stava? Sicuramente un pazzo esaltato verrebbe da pensare!
Le uniche cose positive di Facebook sono gli strumenti di contro-informazione, disse una sera,
quei soggetti alternativi che raccontano un'altra verità sul mondo,
l'unico faro in mezzo ad un mare di sveviani inetti del terzo millennio,
almeno loro hanno qualcosa da raccontare un pò meno banale delle solite prediche
del tubo catodico, delle lettere morte del giornale centrista, del tuo vicino democristiano,
del punkabbestia di Mtv, del comunistoide pacifista, del rivoluzionario vestito da carnevale mediceo,
della manifestazione dei colori, dei ribelli da tastiera, gli stessi che sostengono l'emancipazione araba,
egiziana, tunisina, brasiliana e in Italia diventano amanti dell'ordine, dei figli dei poveri e della retorica pasoliniana.
Un vaffanculo a loro e alla loro retorica pasoliniana. Mai mi è stata tanto sul cazzo.
Un vaffanculo a chi per un "mi piace" sarebbe disposto a piegarsi a pecora per offrire l'orifizio anale senza lubrificante.
Un vaffanculo ai nuovi stilnovisti, quelli che incollano le frasi amorose dei cioccolatini sperando di conquistare...una donna.
Un vaffanculo ai nuovi politici che con profili falsi denigrano gli avversari, alle loro campagne elettorali cybernetiche,
i loro comunicati pieni di niente, la retorica da tastiera è la sola responsabile delle nuove gastriti.
Forse un giorno voteranno su Facebook, come quegli insignificanti concorsi di fotografia, di poesia e di musica,
vaffanculo al tuo "ciao potresti mettere mi piace alla mia foto? Sai sto facendo il concorso..." e anche stavolta lui non andrà a votare.
Un vaffanculo alla tua bellezza fasulla incatenata nei preziosi sorrisi di cartone, al tuo viso illuminato dal più aggiornato dei photoshop,
ai tuoi settecento milioni di mi piace di chi spera un giorno di riceverla, magari per foto.
Un sincero vaffanculo a te, fratello, a te che sei offuscato dal mondo virtuale, a te che vuoi cambiare tutto e
finisci inesorabile a cambiare immagine del profilo accompagnando la tua triste immaginazione verso la fine dei tuoi giorni.
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